Acerola
Un frutto particolare.
L’acerola (fitonatura.it), definita anche “ciliegia delle Barbados” per la sua somiglianza al piccolo frutto rosso, cresce in America Centrale e soprattutto in Brasile. L’albero da cui si raccoglie il frutto cresce in aree dal clima tropicale e pu? raggiungere i cinque metri di altezza. Il frutto si presenta di colore rosso-arancio e ha un sapore pulito, delicato e acidulo che risulta piacevole alla maggior parte dei consumatori.
L’attenzione sul frutto scaturisce dall’alto contenuto di vitamina C, da 10 a 40 volte in pi? di un’arancia e da 10 a 30 volte superiore ad un kiwi. Il frutto nelle zone di produzione viene consumato fresco, conservato nello sciroppo o sotto forma di marmellata mentre da noi arriva sotto forma di estratto secco, con il 25%-30% della vitamina C, che si ottiene dall’estrazione ed essiccazione del succo che poi viene polverizzato.
Da esso si ricavano capsule e tavolette utilizzate come integratori in tutta Europa. Oltre alla vitamina C, il frutto della Malpighia Glabra, nome scientifico dell’agerola, contiene anche vitamine del gruppo B, ferro, calcio, magnesio, potassio e bioflavonoidi che proteggono le cellule dai radicali liberi. Fortemente consigliata per prevenire o curare stati influenzali, l’agerola ? utile anche per i fumatori al fine di limitare lo stress ossidativo e in associazione ad alcuni farmaci come antibiotici, barbiturici e salicilati. Infine si attribuisce al frutto propriet? benefiche per il benessere intestinale e per prevenire il diabete. Le uniche controindicazioni riguardano la possibile formazione di calcoli renali e l’acidit? gastrica dovuti ad un eccesso di vitamina C.
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